La Certificazione di prodotto

La Certificazione di prodotto

La certificazione di un prodotto è un messaggio forte e chiaro che arriva dritto al consumatore attraverso l’etichetta che riporta in sintesi le caratteristiche che sono garantite e verificate da un Organismo di Certificazione accreditato al quale spetta il compito di attestare la veridicità di quanto il produttore richiama.
Le caratteristiche oggetto della certificazione di prodotto è logico che siano valorizzanti e migliorative.

Nel caso di un prodotto alimentare tali caratteristiche potrebbero essere:
- la qualificazione dell’origine;
- la coltivazione mediante tecniche di lotta integrata;
- residui di fitofarmaci inferiori a RMA (residui massimi ammessi);
- la composizione, ossia ingredienti considerati come genuini e di alto valore nutritivo;
- l’assenza di additivi percepiti dal consumatore come potenzialmente nocivi (conservanti, coloranti, aromatizzanti etc.);
- l’assenza di organismi geneticamente modificati (OGM);
- tecnologie e modalità del processo produttivo migliorative del prodotto;
- il controllo della filiera alimentare dando garanzia della rintracciabilità sino dal primo anello della filiera dimostrando la conoscenza e la – - – responsabilizzazione di tutti coloro che compongono la filiera stessa.

E’ ovvio che non tutte queste caratteristiche possono essere garantite e certificate contemporaneamente ed ogni azienda per valorizzare i suoi prodotti può proporre una o più di queste caratteristiche o anche stabilirne di diverse in stretta collaborazione con l’Organismo di Certificazione.

Strumenti da approntare per la certificazione di prodotto
Il documento essenziale da redigere per ogni prodotto è il Disciplinare Tecnico le cui parti costitutive sono:
- aspetti generali e documentazione di riferimento;
- caratterizzazione del prodotto sul mercato;
- specifiche tecniche misurabili e rese oggettive;
- controlli attivati dal produttore per assicurare il rispetto delle caratteristiche garantite;
- confezioni previste per il prodotto certificato e sua etichettatura;
- documenti di registrazione presenti in azienda per dimostrare le caratteristiche indicate nel Disciplinare Tecnico.

Nel caso in cui l’azienda non operi già secondo un Sistema Qualità certificato secondo le norme serie ISO 9000 è necessario predisporre e mantenere attive procedure per la gestione del processo produttivo, per il monitoraggio dei prodotti (prove, controlli e collaudi finali), per la gestione dei prodotti non conformi e per la definizione delle azioni correttive e preventive (miglioramento continuo).

Infine è necessario predisporre un piano di campionamento per stabilire la quantità di prodotto da sottoporre a controllo, la frequenza, il metodo e la modalità del campionamento stesso.

Iter di Certificazione
Le attività legate all’Organismo di Certificazione (OdC) sono le seguenti:
- definizione e valutazione da parte dell’OdC del Disciplinare Tecnico di prodotto;
- eventuali azioni correttive;
- valutazione da parte dell’OdC della documentazione presso l’azienda;
- eventuali azioni correttive;
- verifica ispettiva iniziale;
- selezione e prelievo di campioni per l’effettuazione di prove ed analisi presso un laboratgrio accreditato o qualificato all’OdC;
- valutazione da parte dell’OdC delle prove e delde analisi;
- emissione del certificato di prodotto;
- verifiche periodiche di mantenimento (di solito annuali).

La Certificazione “Non OGM”
L’obiettivo di chi ha interesse a questo tipo di attività è di rassicurare i consumatori mediante un comportamento trasparente. L’approccio più rigoroso è basato sul controllo delle materie prime utilizzate e sulla loro rintracciabilità durante il processo di approvvigionamento e di utilizzo.

Le analisi sono condotte presso laboratori accreditati con metodi quantitativi secondo la PCR (Polymerase chain reaction).

Lo scopo è di accertare che non esistano contaminazioni da OGM su materie prime che comunque non debbono essere state sottoposte a trattamenti che possono avere distrutto la catena del DNA.