Marchio Ecolabel – Reg. CE 66/2010
Marchio Ecolabel
Negli ultimi anni le imprese hanno preso progressivamente coscienza del ruolo della qualità come fattore concorrenziale, fattore che può rappresentare un’ottima occasione di crescita e sviluppo sia dal punto di vista della produttività sia da quello del miglioramento dell’immagine.
Grazie al crescente interesse, soprattutto dei consumatori, verso prodotti caratterizzati da un ridotto impatto ambientale, sono nate nei paesi europei numerose etichette ecologiche. Proprio per cercare di uniformare queste singole iniziative ad un’azione comune europea, con il Regolamento CE 880/92 è stata istituita un’etichetta ecologica europea (ECOLABEL). Con l’esperienza di alcuni anni di operatività, tale Regolamento è stato oggetto di revisioni (ultima revisione con Regolamento 66/2010) atte a semplificarne il funzionamento e a favorire ancora di più la diffusione del marchio, come ad esempio l’estensione dell’etichetta ai servizi.
Lo scopo del sistema Ecolabel è di incoraggiare le aziende a progettare prodotti/servizi che rispettino l’ambiente e a dare ai consumatori la possibilità di fare scelte di acquisto ambientalmente consapevoli e affidabili.
Il simbolo della margherita che la rappresenta assicura che il servizio/prodotto su cui è apposto risponda a ben definite caratteristiche di ecologicità. In particolare, i prodotti/servizi con la margherita sono conformi alle disposizioni comunitarie in materia di sanità, sicurezza e ambiente, nei confronti del quale hanno un impatto giudicato basso.
Dall’Ecolabel sono esclusi i prodotti classificati come molto tossici, tossici, pericolosi per l’ambiente, cancerogeni, tossici per la riproduzione, mutagenici o fabbricati con processi che possono nuocere in modo significativo all’uomo e/o all’ambiente o che potrebbero essere pericolosi per il consumatore durante l’uso. L’Ecolabel, inoltre, non può essere concesso a prodotti alimentari, bevande, prodotti farmaceutici e dispositivi medici.
L’adesione al sistema Ecolabel avviene su base volontaria e la concessione dell’etichetta avviene, in sintesi, in cinque fasi:
- preparazione dei certificati e dei documenti necessari;
- presentazione della domanda, corredata di formulario tecnico e documentazione;
- istruttoria tecnico-amministrativa;
- delibera dell’organismo competente;
- stipula di un contratto sulle condizioni d’uso delle etichette.
Attualmente in Europa i gruppi di prodotti/servizi per i quali sono stati stabiliti i criteri per l’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica sono: Ammendanti, Aspirapolveri, Calzature, Carta per copia e carta grafica, Computer portatili, Coperture dure, Detergenti multiuso, Detersivi per bucato, Detersivi per lavastoviglie, Detersivi per piatti, Lampade elettriche, Lavastoviglie, Lubrificanti, Materassi, Mobili in legno, Personal Computer, Pompe di calore, Prodotti tessili, Prodotti vernicianti per interni ed esterni, Saponi, Shampoo e Balsamo per capelli, Substrato per coltivazione, Televisori, tessuto-carta, mobili in legno, coperture tessili per pavimenti (criteri in pubblicazione), coperture in legno per pavimenti (criteri in pubblicazione).
I gruppi di prodotti/servizi per cui i criteri sono in definizione sono: Frigoriferi e Lavatrici
Il numero ristretto di categorie di prodotti/servizi etichettabili ed il numero relativamente basso di prodotti/servizi presenti sul mercato contribuisce sicuramente ad un circolo vizioso tra domanda e offerta di prodotti “verdi”.
Secondo il nuovo Regolamento, per essere incluso nel sistema Ecolabel, un gruppo di prodotti/servizi deve rispondere ai seguenti requisiti:
- avere un significativo volume di vendite sul mercato interno (di cui una parte importante deve essere rivolta al consumatore finale);
- presentare significative potenzialità di miglioramento dell’ambiente attraverso le scelte dei consumatori
- implicare significativi impatti ambientali su scala globale o regionale;
La concessione del marchio è basata su un sistema multicriterio. I criteri ecologici di ciascun gruppo di prodotti sono definiti scientificamente ed usando un approccio “dalla culla alla tomba” (LCA – valutazione del ciclo di vita).
Questo ciclo comprende, per i prodotti, la pre-produzione, la produzione, la distribuzione (incluso il confezionamento), l’uso e il riuso, riciclo, smaltimento; per i servizi, l’acquisizione di beni per la fornitura del servizio, la fornitura del servizio, la gestione dei rifiuti.
Una volta che i criteri sono adottati dagli Stati Membri e dalla Commissione Europea, hanno una validità compresa tra due e cinque anni. Al termine di questo periodo, sono riesaminati ed eventualmente resi più restrittivi, in funzione dell’evoluzione del mercato e dei progressi scientifici e tecnologici, al fine di garantire che il prodotto etichettato presenti sempre prestazioni di eccellenza sotto il profilo ambientale.
Il sistema Ecolabel In Italia
I regolamenti europei prevedono che ogni stato membro istituisca gli Organismi Competenti nazionali cui affidare il compito di applicare gli schemi comunitari. In Italia il DM 413/95 ha istituito il Comitato Ecolabel Ecoaudit per svolgere tali funzioni. Questo comitato è composto da rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, dello Sviluppo Economico, della Salute e dell’Economia e delle Finanze, e per il supporto tecnico si avvale della collaborazione dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
I gruppi di prodotti e di servizi Ecolabel attualmente etichettati in Italia sono seguenti:
Ammendanti, Calzature, Carta per copia e carta grafica, Coperture dure, Detergenti multiuso, Detersivi per bucato, Detersivi per lavastoviglie, Detersivi per piatti, Materassi, Prodotti tessili, Prodotti vernicianti per interni ed esterni, Saponi, Shampoo e Balsamo per capelli, Substrato per coltivazione, tessuto-carta; servizio di campeggio e servizio di ricettività turistica
Secondo i dati forniti dall’ISPRA al 08/03/2010 il n delle licenze Ecolabel attualmente valide in Italia sono 332 e il n. totale di prodotti etichettati è 10169. Le elaborazioni grafiche fornite mostrano un trend di forte crescita nel tempo (1998-2009).
Questa crescita esponenziale può essere rapportata all’aumento della “sensibilità ambientale” delle aziende, dovuta a fattori quali la crescita del “mercato verde” e la concorrenza, ma anche alla maggiore visibilità che il marchio sta assumendo tra i consumatori, ciò ad evidenziare una maggior richiesta di miglioramento dello standard di vita, attraverso tecnologie sempre più evolute e che tuttavia rispettino l’ambiente.