Valutazione Rischio Rumore e Vibrazioni
Il D.Lgs. 81/08 stabilisce, per la protezione dei lavoratori dal rischio rumore e/o vibrazioni all’interno dell’azienda, che i datori di lavoro effettuino la valutazione per tutte le categorie di lavoratori interessate.
La valutazione del rischio rumore ha tra i suoi obiettivi la misurazione dei livelli di esposizione giornaliera (Lex,8h) e i livelli massimi istantanei o di “picco” (Lpeak) ai quali sono esposti i singoli lavoratori.
Il Datore di lavoro è inoltre obbligato a sottoporre a sorveglianza sanitaria i lavoratori la cui esposizione al rumore supera i valori di azione di 85 dB (A). Tale sorveglianza viene effettuata con cadenza che viene decisa dal medico competente, che in tal caso deve motivarla e riportarla nel documento di valutazione dei rischi.
Il processo di valutazione del rischio vibrazioni, viene effettuato seguendo la sequenza sotto riportata.
Valutazione preliminare del rischio vibrazione (identificazione e descrizione dei processi lavorativi e dei macchinari comportanti esposizione a vibrazioni)
Acquisizione dati e documentazione relativa ai macchinari utilizzati, la loro applicazione, modalità di impiego, misurazione dei tempi di esposizione, ecc.
Calcolo dei valori di effettiva esposizione alle vibrazioni e confronto con i valori di soglia per identificare le mansioni, i macchinari e/o utensili e i lavoratori effettivamente esposti a rischio vibrazioni.
Le valutazioni del rischio rumore e vibrazioni devono essere rifatte in caso di cambiamento del processo produttivo (es. nuove attrezzature, nuovi impianti, nuova disposizione delle macchine, ecc.) e con “cadenza minima quadriennale”.
Certim è in possesso delle competenze e della strumentazione necessaria per la valutazione del rischio rumore e del rischio vibrazioni nell’ambiente di lavoro.